Una nave si compone dei seguenti elementi:
lo scafo, cioè il guscio della nave, composto dall'involucro esterno, che assicura il galleggiamento, e dalle strutture interne di rinforzo. È la parte della nave dotata di proprietà nautiche, distinto dalla linea di galleggiamento in:
opera viva o carena, che è la parte immersa, a costante contatto con l'acqua;
opera morta, che è invece la parte emersa, a contatto con l'acqua solo occasionalmente per effetto dei moti nave e delle onde;
la zona compresa tra i galleggiamenti estremi (caratterizzati da diversi assetti e dislocamenti) prende inoltre il nome di bagnasciuga.
le sovrastrutture, cioè tutti gli elementi costruiti sullo scafo per gli scopi più svariati, come alberature, fumaioli, gru e locali destinati alla vita di bordo;
l'apparato propulsore, gli organi di governo e di stabilità, che spesso si possono trovare sommati in elementi polivalenti, che garantiscono la funzionalità marinara della nave; tra i principali abbiamo: il motore principale, timoni, eliche (di propulsione e/o di manovra), pod, vele, alette antirollio, pinne girodinamiche antirollio;
le attrezzature per la navigazione, la fonda e l'ormeggio, quali le ancore, i verricelli, la fanaleria, i radar, i sistemi di navigazione;
l'allestimento tipico, cioè tutto l'insieme di impianti destinati alla funzionalità operativa per la quale la nave è stata destinata in esercizio, quali ad esempio gli impianti per il carico dei liquidi, delle merci o dei mezzi, gli alloggi e le aree ricreative per i passeggeri, e così via.
Tipi di navi
Le unità naviganti di notevole grandezza, conducibili da una comunità più o meno grande chiamata equipaggio, assumono la denominazione di "nave". Si hanno quindi navi da passeggeri, navi da crociera, navi traghetto, navi petroliere, navi da carico, navi portacontenitori e navi da diporto le quali a norma del regolamento per la nautica da diporto, sono quelle unità naviganti a scopo lusorio di lunghezza superiore ai 24 metri.
Sono definite invece imbarcazioni i mezzi navali e/o nautici di esigue dimensioni conducibili anche se a motore da una sola persona (vedi imbarcazioni di salvataggio, imbarcazioni per il servizio per le navi in rada, imbarcazioni degli ormeggiatori, imbarcazioni da pesca, imbarcazioni da diporto le quali a norma del regolamento per la nautica da diporto sono quelle unità di lunghezza inferiore a 24 metri).
In italiano nave è un termine generico, ed ha mutato il suo significato nel tempo, nel '500 nave era un sinonimo di unità navigante complessa, ovvero bastimento, un termine generico riferibile a qualsiasi naviglio, nel '700 invece erano definite "navi" solo i bastimenti, ovvero i vascelli, ovvero le unità naviganti di notevole grandezza dotate di tre alberi (trinchetto, maestra e mezzana, oltre ovviamente al bompresso) formati ognuno da almeno tre "pezzi", ovvero fuso maggiore, albero e alberetto; dalla metà dell' '800 invece si tende a distinguere le navi oltre che per tipo di armamento velico anche per la loro capacità commerciale nel caso di navi mercantili e per la loro capacità di fuoco per le navi da guerra.
La capacità commerciale era espressa dalla stazza ovvero il volume degli spazi interni della nave espressi in tonnellate di stazza le quali erano a loro volta corrispondenti a 100 piedi cubi ed a 2,832 metri cubi. Per le navi da guerra erano in uso le definizioni Vascello, Fregata, Corvetta, Sloop, accompagnate dal numero dei cannoni trasportati. Per identificare una nave di linea si usava definirla nel modo seguente : Vascello con 112 pezzi d'artiglieria.
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